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E Gov e Partecipazione 2.0 Istruzione e Scuola

Bambini al tempo del coronavirus


Le nostre bambine e i nostri bambini sono germogli robusti che, meglio di noi, stanno già costruendo la comunità futura.

Porteranno impressi nel prossimo secolo, con la loro ipersensibilità e voglia di imparare, la memoria di questi tempi bui insieme a un nuovo concetto della scuola e della società futura di cui sono pionieri.

Una società che dovrà coniugare la digitalizzazione con una reale uguaglianza nei diritti economici e sociali delle persone di tutte le età.

#Resistenza #Futuro #1maggio

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Istruzione e Scuola

a Bologna lo sciopero non è più un diritto?

lo sciopero non è più un diritto a Bologna è vietato scioperare alle insegnanti comunali della scuola dell’Infanzia?

Domanda sorta a proposito dello sciopero della Scuola e dei principi di democrazia che governano sia Bologna che l’Italia, visto che mi è stata riferita una notizia che mi inquieta molto se fosse confermata (e temo non mi arriverà nulla a conferma o smentita).

Da quanto sembra (e spero sinceramente di essere smentito una volta tanto) infatti il Comune di Bologna, ci tengo a ribadire guidato da PD e SEL, avrebbe vietato alle Insegnanti comunali delle scuole dell’Infanzia di manifestare il loro dissenso alla sedicente “buona scuola” con lo sciopero.

Nel dettaglio la cosa sarebbe stata motivata con il cambio di contratto da “Scuola” a “Scuola Enti Locali” deciso unilaterlamente dal Comune e relativamente al quale le insegnanti hanno fatto ricorso al Tar, ovviamente perdendolo.

Ma i miei amici del PD non avevano detto che il cambio di contratto non avrebbe comportato nessun disagio alle insegnanti? Non poter scioperare e non poter manifestare il proprio dissenso con tale strumento pare poco?

Complimenti per la democrazia, la partecipazione e il rispetto per le altre persone e il relativo lavoro…

[pubblicherò volentieri le varie smentite, ovviamente non quelle che arriveranno dopo domani in prima mattinata da parte del fenomeno di turno]

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Istruzione e Scuola

200 milioni di Euro dallo Stato alle scuole private dal 2015

200 milioni di Euro alle scuole private nel 2015Dedicato a coloro che “non ci sono soldi per la Scuola Pubblica” e “bisogna fare le collette tra genitori e cittadini” per comprare materiali e giochi per le scuole dell’Infanzia, riporto quanto scritto nella nuova Legge di Stabilità 2015 varata dal governo Renzi.

LEGGE 23 dicembre 2014, n. 190 (in vigore dal 01/01/2015)

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita’ 2015). (14G00203) (GU Serie Generale n.300 del 29-12-2014 – Suppl. Ordinario n. 99)

Art.1 comma 169

  1. Per le finalita’ di cui all’articolo 1, comma 13, della  legge 10 marzo 2000, n. 62, e’ autorizzata la spesa di 200 milioni di  euro annui a decorrere dall’anno 2015. Il Ministro dell’economia  e  delle finanze  e’  autorizzato  ad  apportare,  con  propri   decreti,   le occorrenti variazioni di bilancio.

PS: art. 1, comma 13, Legge 10 marzo 2000, n. 62

  1. A decorrere dall’esercizio finanziario successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della presente legge, gli stanziamenti iscritti alle unità previsionali di base 3.1.2.1 e 10.1.2.1 dello stato di previsione del Ministero della pubblica istruzione sono incrementati, rispettivamente, della somma di lire 60 miliardi per contributi per il mantenimento di scuole elementari parificate e della somma di lire 280 miliardi per spese di partecipazione alla realizzazione del sistema prescolastico integrato.